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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Primo Consiglio comunale di Latina, è subito scontro tra maggioranza e opposizione

Coda polemica per la prima seduta di ieri. I partiti di opposizione: “Impedito un legittimo dibattito politico”; la replica della maggioranza: “Dalla minoranza tentativo di strumentalizzare un momento istituzionale”

Coda polemica, e subito scontro tra maggioranza e opposizione, nel primo Consiglio comunale dell’era Celentano, quello di insediamento. La seduta c’è stata ieri e si è chiusa nel pomeriggio dopo un botta e risposta, prima in Aula e poi anche fuori, tra i consiglieri di maggioranza e di minoranza. All'origine di tutto la richiesta da parte di alcuni membri dell’opposizione di intervenire dopo le comunicazioni della sindaca Matilde Celentano in merito alla nomina degli assessori della giunta. Ne è seguita una votazione contraria alla richiesta di rinvio della seduta, in concomitanza con i funerali di Silvio Berlusconi, e con la maggioranza, che dopo essersi anche opposta agli interventi dei consiglieri di minoranza, ha abbandonato l’aula segnando così l’epilogo del primo Consiglio. 

L’opposizione: “Impedito un legittimo dibattito politico"

Al termine dell'Assise la prima a tornare su quanto accaduto è stata l'opposizione attraverso una nota congiunta a firma di tutti i consiglieri di Lbc, Pd, M5S e della lista Per Latina 2032. "Il nuovo Consiglio comunale si è aperto così come si era chiusa la precedente esperienza amministrativa nel 2022: con il centrodestra compatto che abbandona l’aula. Alla base motivazioni e strategie diverse, ma la stessa sostanza - si legge nella nota dei partiti di minoranza -. Una scena che si è consumata subito dopo la votazione sul rinvio della seduta che la stessa opposizione aveva proposto, preannunciando nella conferenza dei capigruppo delle 14 una richiesta di un aggiornamento con la massima disponibilità a convergere su una nuova data e un nuovo orario, proprio in segno di rispetto per il lutto nazionale e la cerimonia funebre di Silvio Berlusconi. La maggioranza, invertendo gli ordini del giorno e poi votando contro il rinvio, ha invece scelto una strada diversa, disertando l’aula alle chiamate successive alla sospensione e portando dunque l’Assise alla chiusura. 

Una modalità questa - aggiungono Lbc, Pd, M5S e Per Latina 2032 - che di fatto non ha consentito ai consiglieri di minoranza di presentare i propri interventi dopo le comunicazioni della sindaca relative alla nuova giunta. Lo stesso ex sindaco Damiano Coletta, che ora siede fra i banchi dell’opposizione con Lbc, aveva preannunciato un intervento e la presentazione di un documento riepilogativo delle iniziative avviate nella precedente consiliatura e di quelle oggi in cantiere lasciate in eredità alla nuova amministrazione. E’ stato dunque impedito un legittimo dibattito politico, che oggi la maggioranza giudica ‘inusuale’ ma che evidentemente riteneva perfettamente normale quando, il 9 dicembre del 2021, furono concessi al centrodestra numerosi interventi dopo la presentazione della giunta Coletta, compreso quello dell’attuale sindaca Matilde Celentano”.

“Riteniamo che la comunicazione della giunta sia già un fatto politico ed era del tutto consono che l’opposizione intervenisse per incalzare i neo assessori sul lavoro che saranno chiamati a svolgere per la città. Ci troviamo invece di fronte a un nuovo sgarbo istituzionale e a una mancanza di rispetto verso la città, che rivela subito i metodi di governo del centrodestra e che tra l’altro ha assunto anche toni aggressivi e derisori nell’intervento in aula del consigliere Valletta. Oggi - conclude l’opposizione - si trincerano dietro il lutto nazionale che, sia chiaro, la minoranza aveva tutta l’intenzione di rispettare. Facciamo appello a chi all’interno del centrodestra ha più senso di responsabilità affinché faccia comprendere che il confronto in un’assise democratica non può essere accesso o spento a seconda delle convenienze di una parte”.

La maggioranza: “Dalle opposizioni tentativo di strumentalizzare momento istituzionale”

“Dobbiamo, purtroppo, prendere atto - dichiarano in una nota i rappresentanti dei partiti di maggioranza Fratelli d’Italia, Matilde Celentano Sindaco, Lega, Forza Italia e Udc - che le opposizioni hanno cercato di strumentalizzare anche questo primo importante momento istituzionale che prevedeva unicamente adempimenti di legge e comunicazioni del sindaco, fatta eccezione per l’ultimo punto all’ordine del giorno sul quale, però, si era già convenuto il ritiro per il lutto nazionale. Nonostante i ripetuti inviti della maggioranza di procrastinare il dibattito politico nella sua sede naturale ossia la presentazione, che avverrà a breve, delle linee programmatiche, l’opposizione ha proseguito nella sua determinazione di strumentalizzazione questo primo consiglio che doveva, al contrario, dipanarsi in modo sereno, tenuto conto anche della particolare giornata di lutto nazionale.

È stato a nostro avviso uno sgarbo istituzionale nei confronti del nuovo sindaco e della nuova amministrazione, francamente inopportuno, ingiustificato e inutile. Per queste ragioni - prosegue la nota - il centrodestra ha deciso di abbandonare l’aula: da parte nostra non c’è alcuna intenzione di prestare il fianco a tentativi di strumentalizzare una giornata importante come quella di oggi. Ci auguriamo d’ora in poi ci sia più rispetto dei momenti istituzionali e che i colleghi di opposizione sappiamo comprendere meglio i momenti in cui intervenire per interventi politici che oggi - ieri ndr - sarebbero stati assolutamente inopportuni e fuori luogo”.

“Per noi inizia un nuovo capitolo - aggiungono poi i capigruppo di maggioranza - e faremo del nostro meglio per dare alla città le risposte che merita in termini di sviluppo, sicurezza e decoro. Come dichiarato dal primo cittadino nel discorso, abbiamo bisogno di risolvere le emergenze e costruire il prossimo futuro, centrando gli obiettivi di crescita e sviluppo, di coesione sociale, di inclusione, di connessione dei quartieri e dei borghi, restituendo ai giovani speranze e opportunità. Questa è la Latina che vogliamo”.

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