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Cronaca

False fatture, frode e riciclaggio: maxi sequestro di beni per 35 milioni di euro

La guardia di finanza ha smantellato un'associazione a delinquere che girava intorno alla figura di un imprenditore di Anzio che ha permesso a diverse società di evadere le imposte sui redditi, l’iva, l’irap e contributi previdenziali

Due arresti in carcere e uno ai domiciliari, quattro obblighi di firma e tre provvedimenti interdittivi. E' un'ordinanza cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Velletri ed eseguita oggi, 6 dicembre, dai finanzieri del comando provinciale di Roma. Quaranta in totale gli indagati per le ipotesi di reato di associazione per delinquere, emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta, riciclaggio e auto-riciclaggio.

Il provvedimento costituisce l’epilogo di indagini avviate nel 2019 dai finanzieri della compagnia di Nettuno e coordinate dal II Gruppo di Roma, da cui è emersa l’attività illecita di un imprenditore di Anzio il quale, grazie a professionisti compiacenti, aveva ideato un pacchetto “chiavi in mano” che ha permesso a diverse società della zona di evadere le imposte sui redditi, l’iva, l’irap e i contributi previdenziali. Gli accertamenti sono iniziati dopo aver scoperto che alcune imprese - seguite dallo stesso studio di consulenza - avevano presentato le dichiarazioni ai fini dell’iva con l’indicazione di costi mai sostenuti, al fine di maturare consistenti crediti d’imposta da utilizzare per abbattere altre posizioni debitorie. I successivi approfondimenti hanno consentito di appurare come l’imprenditore fosse in rapporti di affari con un consulente del lavoro, che, dietro lauto compenso, certificava l’esistenza di crediti in realtà fittizi.

Il sistema fraudolento si è rivelato talmente redditizio che i due hanno deciso di allargare lo spettro di azione, incaricando una rete di collaboratori di individuare altre imprese,- per un totale di 27, intenzionate a conseguire indebiti risparmi fiscali e previdenziali. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati, ai fini della successiva confisca “per equivalente”, immobili, società, disponibilità finanziarie, gioielli, orologi di pregio e autovetture di lusso per un valore di oltre 35 milioni di euro.

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