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L'inchiesta / Borgo Montello

Cosa si nasconde dentro la discarica di Borgo Montello?

Esclusa l’ipotesi di riapertura, il sito è tornato al centro della cronaca. La ricostruzione della storia della discarica di Latina, tra inchieste, indagini e un processo che dura da anni per avvelenamento delle acque

E’ ritornata al centro della cronaca, locale e non solo, nelle ultime settimane la discarica di Borgo Montello dopo l’ipotesi di riapertura poi esclusa nell’ambito dell’ultimo vertice che si è tenuto in Prefettura a Latina sul tema dei rifiuti dopo lo stop arrivato dalla discarica di Viterbo allo scarto dell'indifferenziato proveniente dalla provincia pontina e da quella di Frosinone.

Nel sito di Latina, infatti, non è mai stata completata e i veleni accumulati dal 1972, anno di apertura della discarica, sono ancora lì sfiorando le falde acquifere. 

A ripercorrere la storia del sito di Borgo Montello, un caso che viene definito “emblematico”, tra inchieste, indagini e un processo che va avanti ormai da anni per avvelenamento delle acque, è Andrea Palladino che su Dossier RomaToday ricostruisce “l’intreccio perverso” che per per decenni, si legge, ha caratterizzato “la pessima gestione del ciclo dei rifiuti nella regione Lazio. Intrecci mai chiariti con la criminalità organizzata, autorizzazioni arrivate in aperta violazione delle regole per affrontare, ma in realtà peggiorare, l’eterna emergenza di Roma e dintorni”. 

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