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Lunedì, 29 Aprile 2024
Le indagini

Iva evasa nel commercio di articoli medicali: maxi frode fiscale con la società “cartiera”

Sequestrati beni mobili e immobili. Le indagini condotte dalla Guardia di finanza

Hanno portato al sequestro di beni mobili e immobili, nonché di disponibilità finanziarie da parte delle fiamme gialle del Comando provinciale di Roma – in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura – le indagini su un’articolata frode fiscale diffusa in tutto il territorio nazionale.

Le attività dei finanzieri della Compagnia di Nettuno avevano preso le mosse nei mesi precedenti da una società del posto formalmente attiva nel commercio di articoli medicali, risultata poi essere una “cartiera” in quanto priva di qualsivoglia struttura operativa e di personale alle dipendenze, che veniva fittiziamente interposta negli acquisti di merce da paesi dell’Unione Europea da parte di imprese nazionali, assumendosi l’integrale debito Iva, che non veniva mai versata all’Erario.

Gli accertamenti, estesi poi “a macchia d’olio”, avevano permesso di accertare, si legge in una nota della Guardia di finanza, “il coinvolgimento di altre società italiane, con sede a Caserta, Napoli, Nettuno, Perugia, Pisa, Tropea e Varese, che avrebbero conseguito un consistente risparmio dell’Iva, grazie all’interposizione (cartolare) della società nettunese negli acquisti di merci da soggetti economici operanti in Lettonia, Lituania e Regno Unito”. Tra i destinatari delle fatture false un imprenditore della provincia di Varese, che “avrebbe evaso imposte per quasi 2,5 milioni di euro, indagato per l’ipotesi di reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti”.

Gli elementi raccolti dai militari hanno consentito alla Procura di ottenere dal gip l’emissione del decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca anche “per equivalente” del valore corrispondente alle imposte evase che ha riguardato sette immobili fra case e locali commerciali ubicati nella provincia di Varese, nonché i saldi attivi di conti correnti bancari e di polizze assicurative per quasi 700.000 euro. Durante le perquisizioni presso le sedi delle società e l’abitazione dell’imprenditore è stato rinvenuto denaro contante per circa 17mila euro e 60 orologi di lusso (Rolex, Audemars Piquet, Cartier, Omega, Panerai, Breitling, IWC e altri).
 

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