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Domenica, 28 Aprile 2024
Latina

Omicidio di Paolo Celani, caso riaperto: ascoltate persone informate sui fatti

Dopo 13 anni si indaga sulla morte del pregiudicato di 45 anni vicino al clan Ciarelli. Un episodio che ha aperto la guerra criminale del 2010. Gli investigatori puntano a chiudere il cerchio anche su questo delitto irrisolto

La procura ha riaperto le indagini e ora punta a ricostruire tutti i tasselli mancanti e a dare un volto e un nome al responsabile o ai responsabili dell'omicidio di Paolo Celani. Il pregiudicato di 46 anni, considerato uomo molto vicino al clan Ciarelli, la notte dell'11 gennaio del 2010 fu raggiunto da una raffica di colpi esplosi fuori dalla sua abitazione in viale Petrarca. Venne sottoposto subito a un intervento chirurgico e in seguito ad altre operazioni, fino al decesso avvenuto alcuni mesi più tardi, a giugno. L'agguato era l'inizio della guerra criminale di Latina che portò a ferimenti e gambizzazioni e agli omicidi di Fabio Buonamano e di Massimiliano Moro.

Tredici anni fa il primo sospettato fu Marco Ranieri. Indagando sul ferimento di Celani, gli investigatori pequisirono diverse abitazioni di pregiudicati e nella sua trovarono un vero e proprio arsenale: fucili a canne mozze, munizioni e pistole. Ranieri fu arrestato per le armi e indagato per gli spari a Celani ma la procura fu poi costretta ad archiviare per mancanza di elementi e prove certe.

Ora i collaboratori di giustizia affiliati ai clan, che già avevano consentito di riaprire il caso del delitto di Moro assicurando i responsabili alla giustizia, hanno portato gli investigatori a riaprire anche quello della morte di Paolo Celani, su cui la squadra mobile sta cercando di fare luce. Gli investigatori del vicequestore Mattia Falso stanno ascoltando alcune persone informate sui fatti che potrebbero riferire circostanze ed elementi utili per arrivare presto a chiudere il cerchio e a identificare i colpevoli.

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