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Cronaca

‘Arpalo 2’, il processo riparte con le eccezioni sulle perquisizioni nello studio Censi

Sul banco degli imputati pasquale Maietta e altre 36 persone chiamate a rispondere della gestione e del fallimento del Latina calcio

E’ ripartito davanti ad un nuovo collegio penale presieduto dal giudice Francesca Coculo il processo ‘Arpalo 2’ e ancora una volta si è parlato della morte dell’avvocato Paolo Censi in riferimento alla perquisizione e ai sequestri effettuati all’interno dello studio del legale, suicidatosi il 23 dicembre 2015. 

Sul banco degli imputati ci sono 37 persone tra le quali l’ex parlamentare e ex presidente del Latina Calcio Pasquale Maietta, la sua socia Paola Cavicchi, Fabrizio Colletti, l'imprenditore Antonio Aprile, e ancora Benedetto Mancini, Angelo Ferullo di Anzio, la finlandese Regina Daniela Wainstein, Fabio Allegretti, Giovanni Fanciulli, Pietro Palombi, Roberto Noce e Paola Neroni, oltre ai finanzieri Riccardo Tomei, Claudio Arpaia e Ciro Pirone, all’epoca dei fatti in servizio presso il comando provinciale di Latina. Le accuse nei loro confronti sono, a vario titolo, associazione per delinquere finalizzata a commettere reati tributari, societari, bancarotta, riciclaggio, trasferimento fraudolento di beni e corruzione in relazione alle vicende finanziarie del Latina calcio e al fallimento della società dichiarato dal Tribunale di Latina il 23 marzo 2017.

L’indagine ha quindi puntato i riflettori sulla gestione del sodalizio nerazzurro nella sua ultima fase, praticamente anche dopo l'uscita di Pasquale Maietta e l’ipotesi della Procura dell'accusa è che la società sportiva, che allora militava in serie B, venisse utilizzata per operazioni di riciclaggio di denaro provento di reati tributari anche passando per la Svizzera. Nell’udienza di ieri il collegio di difesa - composto dagli avvocati Leone Zeppieri, Filippo Dinacci, Gabriele Fiorella, Domenico Oropallo, Leonardo Palombi, Gaetano Marino e Francesco Vasaturo – ha eccepito nuovamente sulla regolarità delle perquisizioni effettuate all’interno dello studio del legale, perquisizione effettuata dagli uomini della Squadra mobile in assenza di qualsiasi comunicazione all’Ordine degli avvocati cui il professionista era iscritto. In quella occasione gli investigatori trovarono tra l’altro i pezzi di alcuni fogli strappati contenenti frasi scambiate tra Censi e Colletti relative all’indagine ‘Arpalo’ che avrebbe portato ad una serie di arresti tra cui proprio Colletti, Cavicchi e Maietta.  Il Tribunale si è riservato di decidere sulle eccezioni e ha rinviato all’udienza del 24 ottobre prossimo.

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