rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Progetto "A Gonfe Vele", scontro al Tar. La Nuova Residence rinuncia al ricorso

Comune e Ater sottolineano l'interesse pubblico alla realizzazione dell'intervento di riqualificazione con i fondi Pnrr. "Non si gioca con le istituzioni"

Discussione animata questa mattina davanti ai giudici del Tar sul caso del progetto "A Gonfie Vele. In direzione ostinata e contraria" per il quale la società Nuova Residence ha chiesto l'annullamento degli atti dell'amministrazione comunale di Latina relativi all’intervento di rigenerazione urbana del quartiere Q4 e dell’immobile ex Icos. A sorpresa la società, proprietaria di un terreno a ridosso della Pontina quindi nell'area interessata, attravero il proprio legale, l'avvocato Fabio Raponi, ha depositato una dichiarazione di sopravvenuta carenza d’interesse all’istanza cautelare. Insomma rinuncia avendo il Comune di Latina, dichiarato in una memoria depositata che “allo stato si versa in una fase in cui è in corso da parte del soggetto attuatore la contrattualizzazione delle attività di progettazione ed esecuzione“. In definitva i tempi per la realizzazione dell'intervento, finanziato con fondi Pnrr, sono ancora lunghi e non c'è più l'urgenza tanto che nel frattempo potrà essere esaminato in sede di Conferenza dei servizi fissata per il 12 marzo il progetto della stessa Nuova Residence per il terreno di sua proprietà rispetto al quale ha chiesto un permesso a costruire. 

Il Comune,rappresentato dagli avvocati Francesco Cavalcanti e Alessandra Muccitelli, da parte sua nel corso della seduta ha sollevato numerose eccezioni chiedendo di dichiarare il ricorso inamissibile e infondato visto che il progetto della società non è mai stato approvato e c'è un interesse pubblico a realizzare l'opera con i fondi Pnrr. I tre edifici che la società vuole realizzare peraltro non contrasterebbero in alcun modo con la destinazione dell'ex Icos. Così i legali dell'ente hanno sollecitato una decisione prima possibile e senza margini di incertezze proprio per garantire la prosecuzione dell'iter.

Da parte sua l'avvocato Salvatore Scafetta, legale dell'Ater, ha sottolineato come "l’iniziativa premiata si compone di un progetto integrato e strategico che configura una proposta organica e sistemica di azioni tese al miglioramento complessivo, duraturo e olistico di un’area urbana che presenta elementi di forte criticità nelle sue componenti fisico-ambientali, sociali ed economiche. Per poter incassare l’indispensabile finanziamento assegnato al progetto - ha aggiunto - i lavori dovranno necessariamente avere termine, essere collaudati e rendicontati entro e non oltre il 31 marzo 2026, in modo da garantire il rispetto della relativa scadenza imposta nell’ambito del finanziamento". Dura anche la reazione dei veritici Ater che in una nota sottolineano che "non si gioca con le istituzioni, tentando di condizionarle, in quanto è in gioco l'interesse di una comunità. Né si ritiene corretto che si intervenga sulla stampa a gamba tesa, come fatto dalla società ricorrente, con chi, il Tar, all'esito della udienza odierna, su istanza dell'Ater e del Comune di Latina, si è riservato di decidere sulla vicenda oggetto di causa, per cui in queste ore sta adottando la pronunzia che riterrà più opportuna. L'ater - conclude la nota - resta fiduciosa in un esito della fase cautelare favorevole alla più
celere realizzazione dell'appalto a beneficio della città".

Ora si attende la decisione dei giudici amministrativi che potrebbe anche arrivare tra stasera e domani. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Progetto "A Gonfe Vele", scontro al Tar. La Nuova Residence rinuncia al ricorso

LatinaToday è in caricamento