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Organici carenti e forti criticità: il sindacato in visita al carcere di Latina dopo l'evasione del detenuto

In forza alla struttura 109 unità di polizia penitenziaria, 11 delle quali in aspettativa, su un organico previsto di 132

Una visita nella casa circondariale di Latina da parte di una delegazione sindacale dell'Unione sindacati di polizia penitenziaria guidata dal segretario regionale Danieel Nicastri insieme al segretario provinciale Angelo Privato e alla segreteria locale rappresentata da Simonetta Razzeca. Dopo l'evasione del detenuto di nazionalità egiziana Dahy Ehab Mahrous Abouelela l'obiettivo della visita era verificare le condizioni in cui operano le 109 unità di polizia penitenziaria.

“Abbiamo potuto verificare di persona, accompagnati dalla direttrice Palmeri e dal dirigente aggiunto di polizia penitenziaria Giacomo Santucci - spiega Nicastrini - problematiche evidenziate in una nota inviata ai vertici del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, per le quale chiediamo urgente attenzione”.

Attualmente la forza presente di 109 unità rispetto a un organico previsto di 132 agenti di polizia penitenziaria, deve fare i conti anche con le 11 unità in aspettativa a disposizione della C.M.O. per la quale l’organico impiegabile per i 59 posti di servizio sono insufficienti a garantire le attività necessarie - si legge in una nota del sindacalista - Dopo la visita siamo stati presenti a una riunione indetta sempre dalla direzione con le organizzazioni sindacali, nella quale abbiamo evidenziato ulteriormente la necessità di andare in deroga agli accordi nazionali per garantire la presenza di personale nei vari turni, prevedendo l’applicazione del raddoppio di turni di servizio prevista da un protocollo d’intesa regionale proprio per far fronte alle carenze”.

Sulla questione è intervenuto anche il presidente dell’Unione sindacati polizia penitenziaria Giuseppe Moretti in un incontro convocato per discutere al Dap l’assegnazione prossima del 181° corso della polizia penitenziaria: “Riteniamo importante, come abbiamo detto al direttore generale del personale de Dap Massimo Parisi - ha spiegato - che il Governo intervenga dichiarando lo stato di emergenza penitenziaria, visti i numerosi fatti di cronaca e il numero insufficienti di personale, perché occorre da subito un concorso di 3000 unità e una programmazione a lungo termine per risolvere il problema che da anni denunciamo”.

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