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La polemica

Zaccheo riaccende lo scontro con Coletta: “Sfrontatezza disarmante sulle assunzioni in Comune”

La nota riaccende la miccia del duro scontro che ha caratterizzato le ultime due campagne elettorali. Zaccheo: “La verità è che Coletta nei suoi sei anni di Governo ha messo in ginocchio la macchina amministrativa”

“Fino a quando Coletta continuerà ad abusare della pazienza dei cittadini di Latina?”: a parlare è Vincenzo Zaccheo che replica alle dichiarazioni di Coletta in merito alle assunzioni in Comune nel cpaoluogo pontino dove dopo decenni si è tornati a reclutare personale attraverso concorsi pubblici, riaccendono la miccia di uno scontro che aveva caratterizzato le campagne elettorali che hanno preceduto il voto dell’ottobre 2021 e quello nelle 22 sezioni del settembre scorso. 

“L’ex sindaco attribuisce a sé stesso il merito di aver proceduto alle 50 nuove assunzioni e alle 67 progressioni verticali. ‘Ci vuole tempo’, scrive fra le altre cose il dottor Coletta. Non solo: ci vuole soprattutto una grande sfrontatezza per mistificare in modo così evidente la realtà. Nella storia politica ed amministrativa di Latina, infatti, Coletta sarà ricordato come il sindaco che ha inteso improntare la politica del personale a propria immagine e somiglianza. Ha instaurato, nei primi anni della sua consiliatura, un clima da caccia alle streghe fra i dipendenti comunali, tale da provocarne l’esilio in altri enti. Il Comune di Latina, durante la pessima amministrazione Coletta, contava un personale di circa 400 unità: parliamo dei minimi storici dell’Ente. Si accusava, apertamente o velatamente, il personale di amicizie, rapporti personali con ‘quelli di prima’. La cultura del sospetto è stata strumentalmente e goffamente utilizzata come strumento di ‘governo’. È necessario parlare alla città con parole che non trasudino menzogna, ricostruendo le politiche del personale degli ultimi sei anni”.

“Durante la prima consiliatura Coletta - aggiunge ancora Zaccheo - non è stato bandito nessun concorso pubblico, come invece chiedevano a gran voce tutte le organizzazioni sindacali, poiché si paventava un clima che in confronto ‘il mondo di mezzo’ romano era un bosco fatato. L’unico metodo per reperire il personale per Coletta ed Lbc è stato lo scorrimento di graduatorie da altri enti, con la evidente possibilità, in questo modo seppur giuridicamente lecito, di individuare tra i tanti il funzionario o il dirigente più gradito. L’unica procedura concorsuale aperta dall’amministrazione Coletta, insieme al Comune di Pozzuoli, è stata quella del Ripam che ha visto l’assunzione di tutti i vincitori presso il Comune di Pozzuoli. Coletta può vantare un altro record, stavolta da Guinness dei Primati: è stato il primo sindaco della storia di Latina ad essere convocato dal prefetto per una conciliazione, avendo subìto innumerevoli stati di agitazione”.

Negli otto anni in cui ho avuto il privilegio, da Sindaco, di servire la mia città sono stato testimone diretto, al contrario, dell’abnegazione, dello spirito di servizio e della dedizione con cui funzionari e dirigenti hanno lavorato per la nostra città. A distanza di anni, sento il dovere di ringraziarli per ciò che abbiamo fatto insieme per il benessere e lo sviluppo di Latina: collaboratrici e collaboratori che hanno lavorato alacremente nell’interesse della città e grazie alla cui sinergia sono stati portati 189 milioni di euro a fondo perduto nelle casse del Comune. Dopo anni di frustrazione, sono certo che il personale tornerà a collaborare con gioia, passione e dedizione con il futuro sindaco, nella certezza che non sarà più il dottor Coletta ma, al suo posto, un primo cittadino che, con l’amore per il territorio e la capacità amministrativa, accompagnerà Latina verso il centenario. Ci sono tutte le condizioni affinché la filiera di governo ora nazionale e, a breve, regionale, sia di supporto alla nostra città come avvenuto in passato. Questo episodio racconta meglio di altri il rapporto a dir poco pessimo fra le Amministrazioni guidate dall’ex sindaco Coletta ed il personale dell’Ente. Sulle progressioni orizzontali sono stati fatti accordi che hanno creato forti disparità tra i lavoratori, mentre per quanto riguarda le verticali – inserite ogni anno nei piani triennali – non ne è mai stata effettuata nessuna”. 

Un passaggio poi anche sul tema delle opere pubbliche. “Si è presentato alla città dichiarandosi contrario alla Roma-Latina, contrario alla realizzazione del policlinico a Borgo Piave, contrario alla metropolitana. Nel corso degli anni, il dottor Coletta - scrive ancora Zaccheo - ha compreso quanto la propaganda e la mistificazione debbano, alla fine della fiera, fare i conti con la realtà. Per cui, come se fosse un altro, è finito per essere un grande fautore della Roma-Latina, un convinto sostenitore del secondo ospedale e, udite udite, perfino della metropolitana giacché, al netto di una narrazione falsa ed infamante, le risorse per la sua realizzazione (adeguando il progetto alla contemporaneità) sono tutte lì ed aspettano soltanto di essere impiegate da amministratori competenti ed in buona fede. Come si suol dire: si nasce incendiari, si muore pompieri. Vogliamo parlare, a proposito di opere pubbliche, dello stato a dir poco vergognoso, nel quale versano le scuole comunali di questa città? Termosifoni guasti, locali fatiscenti, pioggia scrosciante nel bel mezzo delle aule? Sempre per restare sul tema scuola, come dimenticare gli oltre 6 milioni di euro di finanziamenti persi da Coletta per la manutenzione degli edifici scolastici? Come tentò di giustificarsi l’ex sindaco Coletta? Con la mancanza di personale, appunto. Vale a dire con una sua precisa e diretta responsabilità amministrativa e politica. A Coletta piace molto la retorica, ama definirsi uno sportivo. Alla luce dei fatti, non delle opinioni, è sì un campione indiscusso, ma della mistificazione”.

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