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Roberta Tintari, chi è la sindaca di Fratelli d’Italia arrestata a Terracina

Eletta nell’ottobre del 2020 quando vinse un ballottaggio tutto interno al centrodestra. Aveva ricoperto il ruolo di assessore e vice sindaco durante l’amministrazione di Nicola Procaccini

A pochi mesi dall'inchiesta del gennaio scorso che aveva portato ai domiciliari l’allora vice sindaco Pierpaolo Marcuzzi, una nuova operazione oggi ha travolto il Comune di Terracina. Il blitz è scattato questa mattina all’alba con i militari di Guardia Costiera e Arma dei carabinieri che hanno dato esecuzione a sei misure di custodia cautelare ai domiciliari e sette divieti di dimora e misura interdittiva. I reati contestati a vario titolo sono quelli di falso, turbata libertà negli appalti riguardanti l'affidamento in gestione di spiagge e servizi connessi alla balneazione, oltre a frodi, indebite percezioni di erogazioni pubbliche e rilevazioni del segreto d'ufficio.

Tra gli indagati finiti ai domiciliari c’è anche la sindaca di Fratelli d’Italia Roberta Tintari eletta primo cittadino di Terracina nell’ottobre del 2020; sostenuta da quattro liste guidate da Fratelli d’Italia (le altre tre erano Insieme per Roberta Tintari, Uniti e Liberi e Cambiamo con Toti) vinse un ballottaggio tutto interno al centrodestra contro il suo sfidante Valentino Giuliani (candidato di Forza Italia e Lega) con il 53,69% delle preferenze. 

Dopo anni di impegno nel sociale con incarichi direttivi nelle cooperative, nel 2013 è stata nominata assessore alle Politiche Sociali, Politiche Giovanili, Pari Opportunità, Pubblica Istruzione e Cultura. Dal luglio 2016 al giugno 2019 con l’allora primo cittadino di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini ha ricoperto il ruolo di vice sindaco e assessore con delega a Servizi Sociali e politiche della famiglia, emergenza abitativa, istruzione pubblica e privata, Politiche Giovanili, Pari Opportunità, integrazione. 

Proprio nell’estate del 2019 dopo che Procaccini è stato eletto al Parlamento europeo, Tintari ha assunto il ruolo di sindaco facente funzioni fino alle elezioni dell’anno successivo quando, in continuità con il suo predecessore, è stata scelta come candidato sindaco della coalizione guidata da Fratelli d’Italia con l’appoggio anche della stessa Giorgia Meloni che più volte è venuta a Terracina nel corso della campagna elettorale per sostenere la sua corsa a primo cittadino. 

Sempre nell’estate 2019, ad agosto, come ha spiegato la Procura attraverso una nota, sono partite le indagini che hanno portato agli arresti di oggi. L'attività è scaturita nell’ambito dell’operazione estiva della Guardia Costiera denominata “Mare Sicuro” che ha riguardato alcune aree oggetto di concessione demaniale e, successivamente, l’Arena del Molo di Terracina. Nel corso delle indagini, si legge nella nota, è emersa “una pluralità di fatti di rilievo penale connessi alla gestione dei servizi relativi alla balneazione, ad illegittime sanatorie riguardanti opere e manufatti insistenti sul pubblico demanio marittimo, a lavori ed opere pubbliche eseguite e commissionate dal Comune di Terracina nonché alla illegittima acquisizione e gestione di fondi economici strutturali”

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