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Ritardi e scarsa programmazione, ecco come Ventotene ha perso 450 mila euro

Niente lavori per la spiaggia di Cala Nave

Ritardi, dimenticanze, conferenze dei servizi convocate all’ultimo minuto e progetti che non sono mai stati spediti. Alla fine, la Regione Lazio, nonostante le numerose proroghe concesse, ha deciso, tramite determinazione dirigenziale, di dichiarare decaduta dal beneficio di 450 mila euro la manifestazione di interesse proposta dal comune di Ventotene per la riqualificazione della spiaggia Cala Nave, dove si sarebbero dovuti anche realizzare nuovi varchi con videosorveglianza e una nuova rete semaforica.

Nell’ambito del “Piano degli interventi straordinari per lo sviluppo economico del litorale laziale”, il 16 giugno del 2021, con una determinazione dirigenziale, la Pisana aveva approvato 17 manifestazioni di interesse proposte dai comuni del litorale laziale. Sette di queste erano state ritenute ammissibili e finanziabili, per una spesa complessiva di più di 12 milioni di euro, con un contributo regionale pari a 9 milioni e 700 mila euro.  Altre dieci sono state ritenute “ammissibili ma progressivamente finanziabili”. La riqualificazione della spiaggia Cala Nave era compresa tra le prime, con un impegno da parte della Regione di 450 mila euro ed un contributo comunale di 50 mila.

La prima richiesta di proproga

Il 22 luglio 2021 la Pisana chiedeva quindi al comune di Ventotene, allora governato dall’ex sindaco Gerardo Santomauro, di trasmettere, entro il termine di 120 giorni, la progettazione “esecutiva” dei lavori proposti, completa dei previsti pareri, nulla-osta e autorizzazioni ai fini della formale ammissione al contributo regionale. Per tutta risposta, il Comune della provincia di Latina chiedeva una proroga per la trasmissione della progettazione esecutiva “cantierabile” fino al 31 dicembre 2021. Lo slittamento dei termini è stato concesso dalla Regione ma l'Amministrazione di Ventotene si è nuovamente attivato solo a ridosso della fine dell’anno.

La richiesta della seconda proroga

Infatti, il 30 dicembre 2021, un giorno prima della scadenza della proroga, il Comune di Ventotene informava la Regione Lazio che il 23 dicembre aveva affidato la progettazione definitiva ed esecutiva. Inoltre, affermava che il 28 dicembre era stata indetta la conferenza dei servizi decisoria in forma semplificata. Visti i tempi “stretti”, si fissava al 25 marzo la fine dei lavori della conferenza e si chiedeva, infine, un’ulteriore “congrua proroga” per presentare la progettazione esecutiva.

L’area regionale competente, per consentire una nuova proroga, si è vista costretta a chiedere al Comune di Ventotene, il 9 febbraio 2022, il cronoprogramma aggiornato con l’indicazione del nuovo termine per la presentazione del progetto esecutivo, la dichiarazione, del legale rappresentante dell’ente richiedente la proroga, di assunzione di impegni e obbligazioni derivanti dalla proroga stessa e gli atti formali di conclusione della conferenza di servizi.

La richiesta della terza proroga

Si arriva quindi a maggio 2022, con l'Amministrazione di Ventotene che non aveva ancora tutta la documentazione integrativa e decideva, quindi, di chiedere “un’ulteriore congrua proroga” per la presentazione del “progetto esecutivo cantierabile”, realizzabile “solo a seguito dei necessari approfondimenti". Insomma, si chiedeva ulteriore tempo per terminare i “compiti a casa”.

Decade la manifestazione di interesse

Quanto scrive nella determinazione dirigenziale il direttore della direzione regionale per lo sviluppo economico, le attività produttive e la ricerca della Regione Lazio non lascia spazio ad interpretazioni. “Nonostante i termini della conferenza di servizi siano trascorsi, il Xomune di Ventotene non ha né provveduto a perfezionare l’istanza di proroga” e “né tantomeno ad inviare la progettazione 'esecutiva-cantierabile'”, come richiesto il 22 luglio 2021, “corredata da tutti i pareri, nulla-osta e autorizzazioni previsti dalla vigente normativa in materia, disattendendo in maniera consistente la tempistica stabilita dall’art.6 dell’Avviso Pubblico”. Il comune di Ventotene avrebbe dovuto “stimare attentamente” le tempistiche.

Quindi, a causa “dell’inerzia da parte del Comune di Ventotene”, che “ha conferito l’incarico di progettazione definitiva ed esecutiva in data 23 dicembre 2021 ed indetto la Conferenza dei Servizi il 28 dicembre 2021, pertanto solo allo scadere del termine di proroga stabilito per il 31 dicembre 2021” ed “ha trasmesso le integrazioni richieste tra gennaio e febbraio 2022 dagli Enti nell’ambito della Conferenza dei Servizi” solo il 20 maggio 2022, la Regione Lazio non solo non ha autorizzato “il nuovo differimento del termine” ma ha anche fatto decadere il Comune dal beneficio.

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