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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Cantiere Malvaso, il Comune non impugna la sentenza del Tar e ripartono i lavori

I giudici amministrativi avevano dichiarato illegittima l'ordinanza di demolizione e, trascorsi i sei mesi, il pronunciamento è definitivo

C'è la mancata impugnazione della sentenza del Tar all'origine della ripresa dei lavori all'interno del cantiere di via Piave di proprietà dell'imprenditore ed ex consigliere comunale Vincenzo Malvaso. 

Le palazzine non ancora ultimate, autorizzate con permesso di costruire del 2013,  erano state oggetto di un'ordinanza di demolizione da parte degli uffici comunali nel 2016 dopo l'annullamento da parte dell’allora commissario prefettizio Giacomo Barbato di sei Piani particolareggiati. Poi erano arrivate le inchieste della Procura tra le quali 'Olimpia' ed erano scattati ben tre provvedimenti di sequestro. La Piave Costruzioni ha però impugnato l’ordinanza con la quale il Comune aveva ordinato la demolizione e con sentenza del 12 luglio 2023 i giudici amministrativi hanno accolto il ricorso ritenendolo fondato per quanto riguarda l’illegittimità dell’ordinanza di demolizione “dal momento che il provvedimento sanzionatorio in questione è stato adottato in assenza del necessario e presupposto annullamento d’ufficio del permesso di costruire rilasciato in favore della ricorrente”. L'ordinanza di demolizione, mai eseguita, è stata dunque sospesa.

Una sentenza quella del Tar che poteva essere impugnata dall'amministrazione davanti al Consiglio di Stato entro il termine massimo di sei mesi. Ma tale passo non è stato fatto, circostanza che rende quella decisione definitiva e consente alla Piave Costruzioni di far ripartire il cantiere dopo oltre sette anni. 

Cantiere Malvaso: le precisazioni del Comune

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