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Il caso

Voto annullato in 22 sezioni a Latina, esposto in Procura del Movimento 5 Stelle

Sarà presentato nei prossimi giorni. La posizione spiegata in una nota: “L’esposto per sollecitare l’avvio di indagini che possano accertare eventuali responsabilità soggettive”

E’ pronto un esposto che il Movimento 5 Stelle presenterà nei prossimi giorni in Procura in merito al “caso” del voto del primo turno delle elezioni amministrative dell’ottobre scorso annullato in 22 sezioni a Latina e del ritorno alle urne il prossimo 4 settembre. A darne notizia lo stesso movimento che attraverso un lungo comunicato analizza la situazione allo stato attuale dopo la sentenza del Tar e il pronunciamento del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dal sindaco decaduto Damiano Coletta. 

“La giustizia amministrativa, in tutti i previsti gradi di giudizio, ha fatto il suo corso e rispettato i diritti sia dei ricorrenti che degli appellanti, stabilendo definitivamente” che nelle 22 sezioni è stata “rilevata una ‘diffusa e grave violazione di disposizioni poste a tutela della libertà del diritto di voto’. Ma con che animo potranno tornare gli elettori al voto in quelle 22 sezioni, tenuto conto che non è dato sapere chi ha posto in essere quelle che il Consiglio di Stato definisce ‘violazioni delle regole di voto e di scrutinio talmente gravi, manifeste e sistematiche, da far emergere un quadro di generale inquinamento del voto’?” si chiedono dal M5S. 

Quindi, prosegue ancora la nota, “non essendo ancora chiaro se la Procura della Repubblica abbia aperto un fascicolo al riguardo” il M5S Latina, nei prossimi giorni, depositerà un esposto alla Procura della Repubblica contro ignoti, “al fine di sollecitare l’avvio di indagini che possano accertare eventuali responsabilità soggettive. Contestualmente, verrà inviata una nota al Prefetto di Latina affinché nelle sezioni ‘incriminate’ venga elevata la soglia di vigilanza e vengano poste in essere tutte le misure necessarie a prevenire l’inosservanza delle regole di voto e di scrutinio”.

Non manca poi nella nota un affondo nei confronti del centrodestra. “L’Italia è uno stato di diritto, a prescindere dalle urla sguaiate di una certa destra nostrana che ha valutato in senso giustizialista il commissariamento di Latina, dove non c’è stato alcun arresto, e in senso garantista quello di Terracina dove, invece, è stata tratta in arresto la sindaca di Fratelli d’Italia Roberta Tintari. Noi del M5S Latina, che restiamo garantisti, ci auguriamo che arrestati e indagati coinvolti nell’inchiesta ‘Free Beach’ possano chiarire le proprie posizioni in merito alle accuse contestate dalla Procura della Repubblica di Latina. Tuttavia ci chiediamo se, al riguardo, il senatore di Fratelli d'Italia Nicola Calandrini abbia depositato alla Ministra degli Interni Lamorgese qualche interrogazione, analogamente a quanto fatto per il commissariamento di Latina” (la replica del senatore Calandrini).

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