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Elezioni comunali a Latina, tra Pd e Lbc è scontro sulle primarie per il candidato sindaco

Dibattito aperto tra le due forze politiche sulla prossima tornata elettorale per eleggere il sindaco di Latina. La segretaria del movimento aveva dichiarato la contrarietà alle primarie per la selezione del candidato

Per le prossime elezioni amministrative a Latina Lbc chiede una larga coalizione di centrosinistra ma senza primarie per la scelta del candidato sindaco. La posizione del movimento Latina Bene Comune è stata chiaramente espressa dalla segretaria Elettra Ortu La Barbera, che ha definito le primarie come uno "strumento difficile e potenzialmente pericoloso che, nel tentativo di riunire intorno a un nome, potrebbe paradossalmente creare spaccature e motivi di rottura", arrivando a concludere che Lbc non entrerà a tutti i costi in una coalizione. 

Alla nota di Ortu La Barbera replica ora, punto per punto, il segretario provinciale del Pd Omar Sarubbo: "Confesso - dichiara Sarubbo - di aver dovuto leggere l’articolo più volte prima di convincermi che non si trattasse di uno scherzo. Ma era più di uno scherzo, era un errore politico. Mi chiedo come un’unica e cordiale riunione di potenziali alleati alle elezioni comunali di Latina possa aver determinato una reazione così netta e dura. Questo per il semplice passo compiuto, e dovuto, che ci ha condotto, per onestà politica e rispetto del nostro statuto, a proporre lo strumento delle primarie quale metodo democratico, partecipato e popolare di selezione delle candidature alla carica di sindaco".

"Scopro dunque - continua il segretario del Partito democratico - che l’articolo 24 del nostro statuto nazionale porta con sé potenziali elementi di pericolosità. Eppure alle primarie del 26 febbraio io ho avuto la netta sensazione di aver partecipato a una entusiasmante festa della democrazia e non a una pericolosa adunata. Il popolo delle primarie ha scelto la nuova segretaria, che è oggi la segretaria di tutti. Chi perde non si strappa le vesti ma si mette a disposizione del processo democratico e aiuta. Funziona così, semplicemente". Per Sarubbo inoltre la questione non è solamente statutaria ma "politica": "Rivendichiamo la libertà di pensare che una bella domenica di partecipazione, preceduta da momenti di confronto sulle idee per la città, possa rigenerare il campo dell’alternativa alle destre regressive e conservatrici che, al contrario, prendono decisioni ai tavoli del potere a cui siedono esponenti di vertice che si contano sulle dita di una mano. O ci si crede sempre nel valore della partecipazione, oppure non ci si crede mai. C’è poco tempo, è vero, vuol dire che ci impegneremo di più".

Alla segretaria di Lbc, che aveva poi esplicitato il fatto che Lbc non ha intenzione di far parte a tutti i costi di una coalizione fino al punto di snaturare il suo percorso o contraddire i suoi valori identitari, risponde così: "Confesso, resto basito e domando: quali sarebbero le richieste di snaturare il percorso o di contraddire i valori identitari di Lbc? In questo caso la consecutio temporum aiuta a comprendere come non ve ne sia traccia. Prima abbiamo amministrato insieme anche se per pochi mesi, a seguire Lbc ha sostenuto il centrosinistra alle elezioni regionali, in ultimo molti di voi hanno partecipato al percorso costituente del nuovo Pd ed alle primarie del 26 febbraio. Perdonami ma non scorgo alcun dato o proposta 'contronatura' in questo cammino condiviso. Mi permetto quindi di invitare tutti alla calma, al rispetto reciproco, a pesare le parole in frangenti così delicati. In fin dei conti abbiamo solo affermato il convincimento di prediligere una piazza democratica a un consesso decisionale ristretto. Si tratta di un metodo che per noi è sostanza il cui esito sarebbe nella disponibilità di tutti".

Con queste dovute premesse, il segretario del Pd ribadisce poi la ferma volontà di tenere unite le forze di centrosinistra in una unica proposta per la città che abbia al centro dell'agenda politica i temi ambientali, la vivibilità, la legalità, il sociale, i diritti, il lavoro e le opportunità per i giovani, i servizi e le vocazioni del territorio. "Una proposta per il domani - conclude - che si batta contro il ritorno di una destra famelica che a Latina ha fatto fin troppi guai, che ha tarpato le ali alla città esaltando la nostalgia a discapito dell’ambizione di futuro. Ecco, se poniamo il cittadino al centro della nostra missione politica, e guardiamo un po’ meno al nostro ombelico, le soluzioni verranno. Naturalmente".

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