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Sabato, 27 Aprile 2024
L'indagine a Latina

Lo spaccio tra i palazzi bianchi e via Londra attivo h24: a gestirlo Giulia De Rosa

I risvolti dell'indagine della polizia, coordinata dalla Dda di Roma, sull'associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti gestita dalla famiglia

Nonostante le inchieste, le perquisizioni e gli arresti, per quasi 20 anni il gruppo aveva mantenuto l'egemonia su alcune delle piazze di spaccio più redditizie della città, forte di una gestione a carattere familiare e di un mercato sempre attivo h24. I clienti sapevano di poter contare su ordinazioni via messaggio, sulla presenza costante di qualcuno nelle abitazioni pronto a vendere le dosi richieste e perfino su consegne direttamente a domicilio. La nuova indagine della polizia, coordinata dalla Dda di Roma, si è concentrata ancora sulla famiglia De Rosa, contestando questa volta l'associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.

Indagine sul traffico di droga dei De Rosa: i nomi degli arrestati

A gestire tutto la capostipite della famiglia, Giulia De Rosa, detta Cipolla, alla quale è affidata la regia degli affari legati allo spaccio condotto in maniera sistematica, tra i palazzi bianchi di viale Kennedy e via Londra, insieme ai figli Cristian e Cesare De Rosa, alle figlie Giovina e Francesca e alla nuora Anna Bevilacqua.

Spaccio ai palazzi bianchi di viale Kennedy: scattano gli arresti - Il video

L'attività investigativa è scaturita dalle nuove dichiarazioni dei collaboratori di giustizia che indicavano proprio in Giulia De Rosa la forza del clan, in grado di garantire al gruppo canali di approgionamento dello stupefacente direttamente dai clan romani. Alle dichiarazioni dei pentiti, che forniscono una ricostruzione storica degli affati della famiglia, gli investigatori della squadra mobile hanno trovato poii puntuale riscontro attraverso un'attività tecnica di indagine: intercettazioni telefoniche e ambientali, telecamere piazzate nei luoghi strategici delle piazze di spaccio, numerose perquisizioni e controlli dei clienti che andavano e venivano dalle abitazioni dei De Rosa. La stessa attività investigativa ha consentito di far emergere anche la disponibilità di armi da fuoco da parte di alcuni componenti del gruppo, utilizzate anche per commettere rapine sul territorio.

L'operazione precedente che aveva interessato la famiglia risale allo scorso marzo, condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo.In quell'occasione erano scattate cinque misure cautelari e in carcere erano finiti Giulia, Cristian e Anna Bevilacqua, mentre destinatarie della misura dell'obbligo di presentazione alla pg erano Francesca e Giovina, quest'ultima arrestata tra l'altro dai carabinieri perché trovata in possesso di stupefacente in un'abitazione di Campo Boario, dove probabilmente erano stati di recente trasferiti i traffici legati allo spaccio.

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