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Il 2023 di Latina e provincia raccontato attraverso le notizie più importanti

Si chiude un altro anno, scandito da notizie importanti; è stato l’anno degli omicidi, delle tragedie sul lavoro e delle sentenze che hanno fatto discutere; l’anno della politica, della cultura e dello sport. Riviviamolo insieme

Anche il 2023 volge al termine. Quello che ci lasciamo alle spalle è stato un anno intenso, ricco di notizie. Alcune sono state belle, altre meno; alcune ancora ci hanno indignato o stupito, altre ci hanno fatto sorridere o gioire. Ed è proprio attraverso di loro che vogliamo ripercorrere questi 12 mesi scanditi da fatti tragici - ci sono stati ben 5 omicidi - e da sentenze importanti che hanno diviso l’opinione pubblica - come quella definitiva per l’omicidio di via Palermo -; mesi in cui sono venute fuori con tutta la loro drammaticità le piaghe delle morti bianche e della violenza di genere. Ma è stato anche l’anno delle buone notizie come la candidatura di Latina e Gaeta per la Capitale della Cultura 2026 - entrambe sono tra le 10 finaliste -. Riviviamo dunque insieme questo 2023. 

Il 2023 l’anno degli omicidi 

Si chiude con un drammatico bilancio di cinque omicidi il 2023 in provincia di Latina. 

Omicidio di Priverno 
L’ultimo, consumato all’alba del 29 novembre, in un appartamento al centro di Priverno. Luigi D’Atino, 33enne del luogo, si scaglia contro la madre, Adele Coluzzi di 57 anni, e la ferisce gravemente utilizzando un mattone. Poi colpisce a morte con un vaso in cemento il compagno di lei, Germano Riccioni, che muore immediatamente per le gravi ferite alla testa. Un omicidio e un tentato omicidio scatenati da un’accesa lite in famiglia, per i quali Luigi D’Atino è finito in carcere.

Delitti di Bella Farnia e Sermoneta 
Pochi giorni prima, nella stessa giornata del 14 novembre, vengono consumati altri due delitti. A Sabaudia, nella frazione di Bella Farnia, viene picchiato selvaggiamente e ucciso un bracciante agricolo di nazionalità indiana di 48 anni e a stretto giro vengono arrestati due connazionali. A Sermoneta invece una festa finisce nel sangue: la vittima è un nigeriano di 31 anni, anche lui colpito a morte da un connazionale.

Omicidio nel vivaio a Sabaudia
Nel mese di aprile un altro omicidio sconvolge la città di Sabaudia. Nella frazione di Borgo San Donato viene ucciso da due colpi di fucile l’imprenditore 31enne Marco Gianni. Uno dei proiettili lo raggiunge alla testa e non gli lascia scampo. I sospetti dei carabinieri si concentrano subito sull’ex convivente della compagna della vittima, il 33enne Riccardo Di Girolamo, poi rintracciato e arrestato nella sua abitazione.

L’omicidio di Suio 
A marzo un dramma colpisce la cittadina di Castelforte. L’appuntato dei carabinieri Giuseppe Molinaro, di 56 anni, spara con la sua pistola di ordinanza e uccide il direttore dell’albergo Hotel Nuova Suio, Giuseppe Fidaleo, originario di Itri ma residente a San Giorgio a Liri, e poi rivolge la stessa arma contro la 31enne Miriam Mignano ferendola gravemente all’addome. Poco dopo si consegna ai carabinieri di Capua, confessa e viene arrestato per omicidio e tentato omicidio. Il movente, come accertato dai carabinieri di Formia che hanno seguito le indagini, sarebbe da rintracciare nella gelosia. Il militare era convinto che la ragazza e il direttore dell’hotel avessero una relazione.

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