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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il duplice femminicidio / Cisterna di Latina

“Non è amore, è violenza”: l’ultimo abbraccio di una intera comunità a Nicoletta e Renée

Migliaia di persone hanno partecipato a Cisterna ai funerali di madre e figlia uccise da Christian Sodano. Negozi chiusi in città, serrande abbassate, drappi e fiochi rossi, simbolo della lotta alla violenza di genere, su saracinesche, balconi e portoni

Un’intera comunità a Cisterna ha abbracciato ieri per l’ultima volta Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, madre e figlia uccise da Christian Sodano, fidanzato di Desirée che della prima era figlia e della seconda sorella. Migliaia di persone hanno preso parte alla celebrazione dei funerali nella chiesa di chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo officiati da don Paride Bove, il parroco di San Valentino. 

Ma tutta la comunità ha fatto sentire forte la sua partecipazione e si è stretta per l’ultimo saluto alle due donne morte sotto i colpi esplosi con la sua pistola di ordinanza dal finanziere 27enne. Negozi chiusi, attività ferme, drappi e fiochi rossi, simbolo della lotta alla violenza di genere, sparsi in tutta la città, sui balconi, sui portoni e sulle serrande abbassate in segno di lutto così come era stato richiesto dall’amministrazione nel giorno del lutto cittadino. Sulle saracinesche dei negozi c’era lo stesso cartello con la scritta “Non è amore, è violenza”. 

A Cisterna i funerali di Nicoletta Zommparelli e Renée Amato

Perché “chi ama dona vita non la sopprime”, come ha detto don Paride Bove durante l’omelia. I feretri delle due donne sono stati accolti ieri nella chiesa, gremita fuori e dentro di parenti, amici, conoscenti e cittadini, da un lungo applauso. Le due bare, marrone quella di Nicoletta, e  bianca quella della figlia Renée, sono state portate a spalla sul sagrato della chiesa. “Nicoletta e Renée - ha spiegato ancora don Paride durante il commento al passo del Vangelo - davanti a chi non sa amare hanno dimostrato il vero senso dell’amore che sempre difende e custodisce la vita. Hanno scelto di stare dalla parte dell’amore e questo è un grande esempio per tutti noi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita. Nicoletta e Renée hanno dato la loro vita perché hanno amato, tanto amato. Tutta la nostra comunità è rimasta profondamente colpita da alcune assurde circostanze. Tutto è successo alla vigilia di una festa importante: San Valentino. E tra l’altro in un quartiere che porta questo nome. È talmente assurdo questo fatto che difficilmente si può non pensare ad un’opera malvagia oltreumana e che, continuamente, cerca di rendere il cuore dell’uomo duro e incapace di vivere una logica diversa. Ma se da una parte c’è, ed è evidente, quest’opera, dall’altra non si ferma la delicata opera di Dio”. 

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